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    Trovare le fattrice ideale per un puledro bello e buono

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    • Pubblicato il 26 luglio 2018
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    Il patrimonio genetico di una fattrice determina piu' del 60% delle qualità del suo puledro.  Quindi lo stallone fecondatore non é la garanzia assoluta di un incrocio riuscito. Prima che avvenga l'inseminazione bisogna controllare le origini materne. E' stata già messa in riproduzione? Ha sofferto di accidenti o é stata troppo sfruttata nelle sue capacità riproduttive? Quali sono i suoi discendenti e gli ascendenti? Ecco alcuni elementi chiave che vi aiuterannno a fare la migliore scelta.

    Il buono stato di salute della giumenta

    Se desiderate acquistare una giumenta per riproduzione scegliete di preferenza un animale che ha già fatto della competizione, o quanto meno é stato regolarmente montato ed addestrato. Cosi' la giumenta sarà in buone condizioni fisiche, sarà stata ben accudita e sarà pronta a passare.... ad altre esperienze. Tuttavia una giumenta che non ha fatto competizioni puo' essere ugualmente una buona scelta. Non ci sono regole in materia, se non che la riproduttrice deve essere in buona salute prima di dare la nascita a un puledro. A partire dal 6° mese di gestazione, che dura 11mesi, bisogna sospendere il lavoro. Normalmente la giumenta partorisce d'abitudine di notte, quindi é impossibile prevedere con precisione il momento del parto.

    Analizzare i pregi e i difetti della futura mamma

     Salute e comportamento: se la fattrice ha dei problemi, meglio astenersi dal farla riprodurre in quanto si rischia di trasmettere i suoi"difetti" al puledro.  Infatti la fattrice ha una grande influenza sulla sua progenie e i difetti della madre rischiano di trasmettersi come "handicap" al puledro.  A partire da questi criteri ,sta a voi di giudicare se la giumenta é quella "buona" , non solamente sul piano riproduzione ,ma anche sul piano finanziario.  Una volta effettuato "il controllo" della giumenta, sta a voi di stimare il suo prezzo di acquisto e negoziare, il tutto con conoscenza di causa. Tenete sempre bene a mente che un puledro di qualità avrà bisogno dello stesso budget per le cure di un puledro mediocre.

    Essere attenti sulle origini della giumenta

    Acquistare una fattrice con un prezzo alto,che possiede un "pedigree" un temperamento facile, puo' essere a lungo termine una buona scelta che vi risparmierà brutte sorprese. Sarà in grado con certezza di dare alla nascita puledri di buona razza pura e autentica che diventeranno dei buoni cavalli adulti. Se la fattrice non ha documenti autentificati potrà generare un "cavallo medio", per il piacere, che risponderà ai desideri di un cavaliere che non cerca necessariamente risultati sportivi. A condizione che abbia un buon temperamento; Siate vigili ancora una volta sulle origini della giumenta. Le piu' reistenti e con temperamento sono quelle che promettono le migliori prospettive di allevamento.

    Osservare la morfologia della puledra

    Sul piano genetico la riproduzione di giovani giumente non é consigliabile.Infatti quelle che sono fecondate prima della maturità hanno bisogno di una dieta e di cure particolari, soprattutto nel periodo dell'allattamento e nei tre ultimi mesi di gestazione..La taglia, la struttura ossea, un bacino e delle anche larghe, dei garretti forti per la solidità e dei buoni appiombi sono i segni che la puledra potrà bene sopportare la massa del suo nascituro. Nell'ambiente degli allevatori, é frequente sentir dire che una giumenta é nata per fare la fattrice.  Una volta trovata la vostra fattrice bisognerà scegliere lo stallone per l'incrocio.

    RODI vi consiglia

    • Non scegliete mai una giumenta troppo giovane e senza esperienza di riproduzione
    • Verificate le sue attitudini fisiche e le sue origini genetiche prima dell'inseminazione
    • Una giumenta con "pedigree" e una produzione di qualità sarà la migliore opzione per l'allevamento di un cavallo sportivo
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